I difetti del legno

L’albero è materia organica vivente e, il suo legno può presentare numerosi difetti che spesso ne pregiudicano l’utilizzo tecnologico. Il tronco viene facilmente aggredito da insetti, muffe e parassiti che intaccano la corteccia e penetrano all’interno, producendo carie, infradiciamento e altri inconvenienti.

Un altro difetto frequente è la cipollatura, cioè il distacco parziale tra due anelli di accrescimento. Inevitabili poi sono i nodi, che indicano la posizione di rami che non si sono mai sviluppati; i nodi, dopo l’essiccamento, tendono a staccarsi dal resto, mprovocando dei fori nelle tavole. Molti difetti sono dovuti all’azione del gelo: ad esempio le fenditure, spaccature radiali più o meno profonde e le lunature, che consistono nella presenza, all’interno del durame, di porzioni tenere, della consistenza dell’alburno. Un altro difetto frequente è l’eccentricità del midollo cioè la sua posizione spostata rispetto al centro del tronco, verso l’esterno, tipica di alberi che crescono su pendii molto ripidi. Un altro grave difetto è il cosiddetto imbarcamento per cui l’asse, originariamente lineare, assume conformazione curva, deformandosi irrimediabilmente. Le cause sono da ricondursi alla insufficiente stagionatura del legname prima della lavorazione, con il conseguente ritiro delle fibre.