Il disegno: tipologie e funzioni

“Un disegno vale mille parole”: così diceva Confucio nel V secolo a.C. Ma che cosa significa disegnare? Disegnare significa, anzitutto, effettuare una lettura della realtà che ci circonda: quando disegniamo, con qualunque mezzo e per qualsiasi fine, dobbiamo osservare attentamente, cercare di memorizzare e collegare ciò che abbiamo visto al movimento della nostra mano che traccia segni sul foglio.

Il passo successivo è basato sulla comunicazione: con il disegno possiamo comunicare agli altri quello che la nostra mente ha elaborato. Il disegno, quindi, è una forma di linguaggio a tutti gli effetti. Come ogni linguaggio, anche il disegno è basato su convenzioni, cioè su segni e simboli stabiliti da norme e abitudini, tipiche di ogni epoca e cultura. Il nostro disegno, che ha origine nella geometria descrittiva, è un linguaggio tecnico e deve rispondere a precisi requisiti di chiarezza e leggibilità: deve, cioè, diventare un mezzo di espressione e comunicazione, attraverso il quale trasmettere informazioni grafiche sull’oggetto rappresentato. Esistono vari tipi di disegno, impiegati in diverse fasi dei processi artistici, progettuali e tecnologici: si va dal semplice schizzo a complessi disegni costruttivi, passando attraverso il disegno a mano libera e il disegno strumentale, il disegno assistito dal calcolatore, ricorrendo talvolta a fotomontaggi, con tecniche miste, o a veri e propri assemblaggi multimediali.

  1. Il disegno a mano libera, artistico e tecnico - II disegno a mano libera è la forma più antica di disegno e può essere usato in diverse occasioni. Lo schizzo rapido, fatto a matita o a penna, può servire per comunicare una forma o una funzione, oppure a dare istruzioni inerenti a particolari costruttivi durante i lavori di esecuzione. Può essere un utile promemoria per il progettista, per annotare qualcosa che ha in mente, che ha scoperto o che vuole modificare.
  2. Il disegno geometrico strumentale - II disegno strumentale comprende varie forme di espressione grafica (costruzioni geometriche, rappresentazioni grafiche e disegno tecnico), che hanno in comune la caratteristica di essere eseguite con strumenti idonei (riga, squadre, compasso, ecc.) e di osservare regole ben determinate.
  3. Il disegno scientifico - II disegno scientifico deve essere molto preciso e accurato: con esso si possono rappresentare un oggetto, un fiore, un albero, un animale, un organo del nostro corpo esattamente così come sono, senza problemi estetici o di stile, solo per metterne in evidenza tutti i dettagli. È il tipico disegno da enciclopedia o pubblicazione scientifica.
  4. Il disegno simbolico - Mediante iI disegno simbolico si realizzano immagini convenzionali, come i segnali stradali, i cartelli indicatori in genere, i marchi di fabbrica e simboli vari. In questo caso l’immagine non raffigura un oggetto in modo iconico, cioè simile alla realtà, e spesso è priva di valori estetici, perché deve esprimere un concetto o comunicare delle indicazioni. È un tipo di disegno sempre più diffuso, anche in ambito tecnico: è piatto, a sagoma rigida, con forme geometriche abbastanza regolari, spesso monocromatico e senza fronzoli né abbellimenti. La costruzione di disegni simbolici risponde a precise leggi di comunicazione visiva, nel più vasto ambito del visual design.