Il carbone

Il carbone è una sostanza dura, nera e lucida che si trova in grandi quantità nelle profondità della crosta terrestre. E' un combustibile cioè una sostanza che brucia producendo grandi quantità di calore di origine fossile, ovvero derivato da organismi viventi che, dopo la morte hanno subito un lungo processo di pietrificazione.

Per questo è detto più propriamente carbone fossile, anche per distinguerlo dal carbone di legna,  un combustibile meno pregiato che si prepara facendo bruciare la legna quasi in assenza di aria.

Due tipi di carbone: sopra, l’antracite; sotto, la lignite. Il carbone è il combustibile fossile più usato al mondo: fornisce circa il 35% dell’energia elettrica mondiale.

Estrazione e lavorazione

II ciclo del carbone comprende la coltivazione mineraria, il trasporto e la distribuzione, la combustione diretta o la conversione in prodotti vari. Per estrarre il carbone vengono impiegati due metodi principali:

  1. Coltivazione a cielo aperto
  2. Coltivazione sotterranea.

Usi principali

In origine il carbone era utilizzato come combustibile per le macchine a vapore delle locomotive e degli impianti industriali. Successivamente, fino agli anni ‘50, fu usato anche per le centrali termoelettriche e, in quantità più limitate, per il riscaldamento domestico. Abbandonato o quasi perché troppo inquinante, il carbone sta ritrovando nuovo spazio, in questi ultimi anni, grazie allo sviluppo di tecnologie che ne permettono la combustione senza troppi residui nocivi. Molti altri prodotti sono ottenibili dal carbone, mediante opportuni processi.

Con le ceneri residuate dalla combustione del carbone nelle centrali, si possono fabbricare numerosi prodotti per l’edilizia: cementi (clinker), calcestruzzi per blocchi prefabbricati e aggregati leggeri per pannelli isolanti. In agricoltura le ceneri possono essere utilmente impiegate come fertilizzante, data la presenza di discrete quantità di fosforo e potassio. Attraverso la distillazione a secco che si effettua in impianti chiamati cokerie si ricavano gas di città, coke metallurgico per l’industria siderurgica, olio leggero e catrame.

  • Una volta estratto, il carbone viene macinato e lavato. I residui dell’estrazione formano collinette, in attesa di smaltimento o riciclo.
  • Un primo pozzo verticale viene scavato per raggiungere i giacimenti. Veloci ascensori consentono ai minatori di salire e scendere agevolmente.
  • Contemporaneamente all’estrazione, si scavano altre gallerie per individuare nuove venature nel giacimento.
  • Alcune gallerie di collegamento orizzontale e le discenderie possono essere attrezzate con treni per il trasporto del carbone e dei minatori.
  • Una particolare fresa con denti metallici frantuma la roccia carbonifera e depone i pezzi su un nastro trasportatore: ormai l’estrazione manuale con pala e piccone è un ricordo lontano. Esiste, però, sempre il rischio di formazione di gas (grisou): un’aerazione inadeguata può provocare esplosioni.