vetro

La tecnologia produttiva del vetro piano ha subito, a metà del Novecento, una decisiva innovazione con l’introduzione del processo float, che ha sostituito i precedenti sistemi di tiratura. Un tempo la pasta vetrosa veniva fatta passare attraverso una serie di rulli metallici, che la obbligavano a compiere un percorso prima verticale e poi orizzontale. Il procedimento float avviene invece nel modo seguente:

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Un’antica leggenda narra che un gruppo di marinai feniciaccesero un fuoco sulla spiaggia. Improvvisamente si accorsero, che dalla sabbia a contatto con il calore della fiamma, fluiva una sostanza viscosa e trasparente, che raffreddandosi solidificava. Era nato il vetro, materiale ancora oggi usatissimo in diverse applicazioni.

I tipi di lavorazione - La materia prima: la sabbia - Nel forno di fusione - Le reazioni chimiche durante la fusione.

Un’antica leggenda, riportata dallo storico romano Plinio, racconta che un gruppo di marinai fenici accesero un fuoco sulla spiaggia per riscaldarsi dopo una tempesta. Si accorsero, che dalla sabbia, a contatto con il calore della fiamma, fluiva una sostanza viscosa e trasparente, che raffred­dandosi solidificava. In realtà si ritiene che le prime tecniche di vetrificazione siano state introdotte in Me­sopotamia, intorno al III millennio a. C.: le tegole d’argilla che ri­coprivano le case dei nobili venivano rivestite con uno strato vetroso in grado di isolare meglio e di creare preziosi giochi cromatici sotto i riflessi del sole.

Esistono migliaia di composizioni diverse di vetro: se ne calcolano almeno 100.000 qualità e varietà. Vediamo le più importanti, in relazione all’uso.